Panama ha rappresentato per noi un viaggio di contraddizioni: da una parte Panama City con con suoi grattacieli e la sua multi-etnicità, la più importante piazza finanziaria del mondo, e dall’altra la natura incontaminata e selvaggia di regioni sconosciute al turismo di massa.

Perché abbiamo scelto Panama? Tutto è nato nel nostro ultimo viaggio in Colombia quando abbiamo fatto scalo a Panama City per una giornata. Avevamo 8 ore per farci un’idea della città e, per nostra fortuna, abbiamo preso il taxi giusto.

Miguel ci ha raccontato un Paese magico e non potevano che tornare in Italia, preparare il viaggio e tornare in questa terra conosciuta solo come paradiso fiscale.  Con il senno di poi non so dire con certezza se tornerei in quella terra. Non credo di averla capita fino in fondo ma è stata comunque un’avventura.

Il primo vero scoglio c’è stato con la lingua, parlano un misto di idiomi Indios e latino americani. Spesso ci siamo trovati in difficoltà, soprattutto fuori dai circuiti turistici. Se come noi, anche tu viaggi con un bambino, ti consiglio di evitare il fai da te e soprattutto organizza i tour in Italia. Sul posto sicuramente spendi meno ma rischi di ritrovarti nelle mani di gente improvvisata e non adatta a gestire famiglie. Non siamo soliti dare consigli come questo ma in questo caso credo sia opportuno.

Panama City

È una città caotica, piena di cantieri, grattacieli e banche (ovviamente) ovunque ma tranquilla e pulita. Per il nostro soggiorno in città abbiamo scelto La Concordia Boutique Hotel che vanta una posizione invidiabile. La suite familiare ti lascerà senza fiato, ne sono certa.

Il primo giorno non potevamo iniziare meglio… siamo passati dai grattacieli di Panama City alle rovine di Panama Viejo,  la vecchia capitale, oggi patrimonio UNESCO, rappresenta il primo insediamento europeo sulle coste Pacifiche.

Abbiamo passeggiato per il centro storico, Casco Viajo, tra i suoi palazzi coloniali e il suo traffico snervante. Un gioiello tra passato e presente ma siamo stati troppo impegnati a non farci investire. Peccato.

Ponte delle Americhe

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato all’avventura. Flavio era eccitatissimo all’idea di vedere uccelli esotici, scimmie, coccodrilli ed iguana. Io un pò meno, ma cosa non si fa per un figlio?

Abbiamo attraversato il lago Gatun (lago artificiale) a bordo di un motoscafo veloce per poi immergerci in un paradiso tropicale e pranzare su una casa galleggiante. Il posto era molto spartano ma è stato bello vivere delle ore così diverse dalla nostra quotidianità. Tutto all’ombra del Grande Ponte ovviamente.

Isole San Blas

Il terzo giorno è iniziato iniziato il nostro viaggio verso la costa caraibica e la scoperta dell’arcipelago. In questa zona non ci sono molte strutture alberghiere quindi i successivi 3 giorni li abbiamo passati in barca. Si avete capito bene… tre giorni e tre notti dentro un bellissimo catamarano. L’alternativa era vivere la natura selvaggia (anche delle strutture). Era la prima volta che Flavio saliva su un catamarano e le prime ore non sono andate benissimo. Con il passare del tempo però tutto è stato fantastico. Il segreto è coinvolgere i bambini in attività che impegnino il loro tempo e soprattutto non farli scendere in cabina se il mezzo è in movimento.

Panama

In queste isole abbiamo incontrato i Kuna (popolazione locale) ed abbiamo mangiato pesce fresco ad ogni ora del giorno e della notte. Non c’è “movida”, sono isole selvagge quindi prima di partire assicurati di essere certo di cercare questo genere di vacanza. Queste isole regalano scenari mozzafiato, sabbia bianchissima ed acqua turchese, il tutto in una cornice di palme che arrivano a toccare l’acqua. 378 isole coralline. Solamente 49 sono abitate e poche sono attrezzate per i turisti.

Le isole più belle sono senza dubbio Kuanidup, Isla Coco Blanco, Narasgandup, Isla Perro Grande e Isla Perro Chico.

Clima

Se vuoi visitare queste meravigliose isole ti consiglio il periodo che va da Dicembre a Febbraio. Cielo azzurro, poco vento e colori del mare brillanti.

Questo viaggio ci è rimasto nel cuore… abbiamo abbandonato il lusso e la comodità per immergerci in un’atmosfera unica e magica. Ma questo è ciò che succede ai Caraibi. Ecco altri suggerimenti su dove andare in vacanza ai Caraibi

 

1 commento su “Panama City e le isole San Blas”

  1. Complimenti, mia moglie ed io, entrambi pensionati e viaggiatori, stiamo pensando di “svernare” nei mesi di dicembre fino a tutto febbraio, marzo in un paese caldo, ed avremmo individuato Panama, costa caraibica.
    Il Vostro racconto, chiaro e sintetico ha rafforzato la nostra scelta, grazie.
    Qualora aveste qualche ulteriore indicazione, potreste cortesemente inviarcele?
    Grazie, buona giornata
    Anna e Roberto

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Io sono Miriam, blogger per passione e Branding & Monetization Strategist di professione.
Viaggio da quando ne ho memoria e con mio marito Stefano e mio figlio Flavio giriamo il mondo scoprendo luoghi da sogno che poi condividiamo in questo blog insieme a te. Partiamo da qui con l'unico blog italiano dedicato esclusivamente ai viaggi di lusso per famiglie.

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